Herbert Marcuse
nel 1955 scrive un'opera-> Eros e civiltà (lui ha una matrice freudiana)
lui va a studiare meglio come incide l'eros a livello sociale. (ovvero il rapporto tra le pulsioni erotiche e la civiltà).
già Freud ne aveva parlato, lui parla del costo della civiltà, cioè un concetto che indica che tutti gli individui che compongono una società devono rinunciare a una parte della loro libertà per sottoporsi alle regole della civiltà. questo ha un costo a livello di libertà e viene espresso in termini di repressione. ho questo costo anche un limite che non può essere superato.
Marcuse parte dalle considerazioni di Freud e si occupa del principio di prestazione. - nella società industriale esiste un surplus l'industriale di regressione in funzione del principio di prestazione.
è il principio fondamentale che orienta il nostro comportamento.
il principio di prestazione è un principio riuscivo e di rimozione-> nel senso che noi rimuoviamo tutto il resto dei desideri, necessità, ecc. le mettiamo tutte nell'inconscio perché dobbiamo dedicarci a sviluppare un principio che appartiene all'industria (principio di prestazione)
Marcuse se dice che questo ci domina ci sottrae libertà e ci rende succubi e schiavi perché abbiamo messo davanti il lavoro al piacere e la ragione viene soggiogata.
come si può uscire da questo?
- con l'arte-> con lui si conquista la libertà si riconquista il piacere perché fa parte del campo della libertà
- l'eros-> forza dirompente e soggressiva, che comporta una contrapposizione dell'ordine costituito.
nel 1966 Marcus scrive "l'uomo a una dimensione" -> non solo un soggetto eterodiretto ma anche alienato.
non riesce più a vivere tutte le componenti della propria personalità perché il lavoro è al primo posto e tutto il resto viene annullato. è necessario uscire da questa unidimensionalità alienata un nuovo soggetto rivoluzionario che distingue ciò che è e ciò che deve essere.
distinguendo la realtà in cui è costretto a vivere a quella che dovrebbe vivere.
gli operai non sono più soggetto di rivoluzione perché dai tempi di Marx fino alla società industriale
degli anni 60 gli operai si sono integrati nel sistema e non si ribellano più.
bisogna trovare un altro soggetto rivoluzionario e marcuse identifica un gruppo di esclusi:
- gli stranieri
- Disoccupati
- gli sfruttati
- il terzo mondo



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